LA LITURGIA DELLE ORE
In monastero la Liturgia delle Ore ha come testo di riferimento il salterio, cioè quel libro della Bibbia in cui sono presenti i 150 salmi. Vi si trovano salmi di ringraziamento, di lode, di lamentazione, di supplica che ben intercettano i vissuti di ogni uomo e donna: in questo modo se il canto di un salmo non esprimesse in quel momento il vissuto personale, lo si può pregare offrendolo come intercessione per tutti coloro che in quel momento lo potrebbero cantare ma non ne hanno forza o conoscenza o tempo.
Per questo non temiamo di sentirci a disagio e fuori posto cantando ogni giorno i salmi e in modo continuo, cioè procedendo dal salmo 1 il lunedì mattina e terminando con il salmo 150, la domenica. Il libro dei salmi infatti è un libro e dunque ha senso leggerlo in modo completo e cursivo, lasciandosi guidare da coloro che furono ispirati a inserire tali testi poetici nella sequenzialità che da secoli ebrei e cristiani cantano pregando. Gesù Cristo stesso li conosceva e li pregava, basti guardare quante volte nei Vangeli e nel Secondo Testamento, i salmi vengono citati.
LA PAROLA DI DIO
La Parola di Dio è oggetto di studio, di confronto e di preghiera. La stessa liturgia delle Ore ci fa pregare con i Salmi, Parola di Dio anch’essi.
- Come oggetto di studio, la Parola di Dio è affrontata attraverso i libri della biblioteca del monastero e specialmente nell’incontro pomeridiano preparatorio alla lectio divina personale delle 5 di mattina.
- Come oggetto di confronto, la parola di Dio è condivisa sia durante l’incontro pomeridiano delle 17, sia spesso ai pasti, in particolar modo a quelli della domenica.
- Come oggetto di preghiera, sempre, a tempo e fuori tempo: in Casa-Chiesa, all’incontro delle 17, ai pasti, nei momenti personali in cella o a spasso immersi nella natura.
LA CASA-CHIESA
Questo nome dato all’aula liturgica ideata da don Gianni e le sorelle e insieme all’architetto Paolo Bedogni e realizzata nel 2008, dice di una preghiera incessante che permea vita liturgica e vita fraterna. Ciò che si vive in casa lo si porta a Dio nella preghiera come lode, supplica, ringraziamento, lamentazione per mezzo delle parole dei salmi. La Parola di Dio ascoltata e accolta durante la liturgia performa le nostre vite di modo che tutto risulta essere un cammino di continua conversione… come il filo condotto da un abile sarto che facendo spola da Dio ai fratelli e dai fratelli a Dio, tiene insieme la trama delle nostre vite, al punto che ogni momento diventa liturgico, affinchè “Dio sia tutto in tutti” (1 Cor 15,28) e noi rimaniamo in Lui come tralci nella vite, consapevoli che senza di Lui non possiamo fare nulla (Gv 15,5).