La Piccola fraternità di Gesù muove i primi passi nel novembre 1988. È il canto dei Primi Vespri della prima domenica di Avvento a dare inizio alla vita comunitaria in un maso ristrutturato grazie all’aiuto provvidente di molti amici di don Gianni Tomasi, presbitero diocesano, Teresa Azzolini, maestra elementare, Rita Simoncelli, operaia tessile ed Emilia Urbani, educatrice giovanile. Questi ultimi, ormai da alcuni anni, pur lavorando in ambiti diversi a Rovereto, animavano con grande impegno e creatività un gruppo giovanile (A.R.I.A.), che era sorto sull’onda dell’entusiasmo di vivere il fervore ecclesiale del Concilio Vaticano II. Quando si diffuse la voce che l’équipe di animazione giovanile A.R.I.A. avrebbe abbandonato la città di Rovereto per ritirarsi in una vita solitaria di preghiera, di fraternità e di accoglienza molte furono le reazioni di stupore, di incomprensione e di disapprovazione. Quale motivazione valida poteva suscitare un tale cambiamento di vita? Quella che sembrò una scelta immotivata o una fuga dalla realtà sociale e pastorale, in realtà fu il frutto di un lungo discernimento maturato grazie alla sapiente guida di don Giuseppe Dossetti e di padre Natale Montalti. Infatti, seppur all’interno di cammini di ricerca cristiana differenti, don Gianni, Teresa, Rita ed Emilia si ritrovarono a fare i conti con il medesimo desiderio di rimettere al centro Gesù – Parola, Gesù – Eucaristia e Gesù – fraternità. La passione per i giovani e l’ardente ricerca di annunciare la bellezza del Vangelo li avevano condotti a ricercare nuove strade per alimentare il fuoco della sequela Christi. L’ascolto quotidiano della Parola di Dio fece tutto il resto. Padre Natale Montalti, eremita cappuccino sull’appenino emiliano, regalò al gruppo fondatore la testimonianza genuina di quanto la Parola di Dio ascoltata, pregata e vissuta potesse sostenere e illuminare un cammino evangelico di vita comunitaria. Don Giuseppe Dossetti, fondatore della Piccola Famiglia dell’Annunziata di Montesole, a sua volta, con autorevole sapienza, introdusse don Gianni, Teresa, Rita ed Emilia nella tradizione monastica e nell’amore appassionato per i documenti conciliari. Lo Spirito santo fece tutto il resto. Dopo alcuni anni di discernimento comunitario, scandito da numerosi incontri con don Giuseppe Dossetti e con Padre Natale, il desiderio di iniziare una vita comunitaria evangelica divenne sempre più importante e forte a tal punto che portò il nostro gruppo fondatore a stilare un progetto di vita evangelica comunitaria da sottoporre all’allora vescovo uscente Alessandro Maria Gottardi (1912-2001) nell’autunno del 1987. L’Arcivescovo Alessandro Maria Gottardi, che di lì a poco sarebbe andato in pensione, pensò sapientemente di mettere alla prova i quattro entusiasti cenobiti in erba chiedendo loro di separarsi per un anno e di vivere in luoghi differenti esperienze monastiche e religiose diverse. Al termine di quell’anno speciale, don Gianni, Teresa, Rita ed Emilia ancor più motivati a iniziare una vita comunitaria evangelica andarono dall’Arcivescovo neo – eletto Giovanni Maria Sartori per chiedere la benedizione episcopale sul loro progetto di vita comunitaria. Così furono gli inizi della Piccola Fraternità di Gesù caratterizzati dalla semplicità di vita e dalla solitudine, dall’ascolto quotidiano della Parola di Dio, dal lavoro. Il 15 settembre 2003 l’intera comunità, oramai formata da un presbitero e da quattro sorelle, celebrò la Professione Monastica Solenne nelle mani dell’Arcivescovo Lugi Bressan. Da quel giorno fino al 4 novembre 2009 la comunità monastica fu guidata da don Gianni Tomasi. In seguito alla sua morte, dopo elezione comunitaria, la sorella Emilia Urbani, fino ad oggi, assunse il servizio della comunione.